La strategia è particolarmente dettagliata all’art. 2 dello Statuto:

In particolare, per la realizzazione degli scopi prefissi, l’Associazione si propone di:

a) accompagnare i detenuti nella loro permanenza in carcere, offrendo loro assistenza morale, materiale e spirituale, ed effettuando servizi utili a facilitare il loro reinserimento nella società;

b) accompagnare ugualmente i condannati extramurari che fruiscono di misure alternative alla detenzione e gli ex detenuti, nonché tutti coloro che hanno problemi con la Giustizia;

c) relazionarsi con le famiglie dei carcerati e condannati offrendo supporto morale e materiale e favorendo, ove possibile e opportuno, normali relazioni con il congiunto; aiutare inoltre le famiglie a usufruire delle forme assistenziali previste dalle norme vigenti e adoperarsi a tale scopo;

d) promuovere occasioni di lavoro (es. cooperative), in carcere o all’esterno, coinvolgendo gli ex detenuti e coloro che beneficiano delle misure alternative alla detenzione;

e) sollecitare la realizzazione di case d’accoglienza che agevolino il reinserimento degli ex detenuti nell’ambiente sociale e ospitino,temporaneamente, i detenuti e/o le loro famiglie nel caso di particolari necessità;

f) sollecitare il legislatore a una maggiore attenzione ai bisogni dell’istituzione carceraria;

g) favorire incontri periodici degli A.V.P. con gli Agenti di Polizia Penitenziaria e il personale civile per scambi di esperienze finalizzate alla conoscenza delle rispettive attività e alla soluzione di problematiche di comune interesse;

h) promuovere l’attuazione di programmi di collaborazione con l’Amministrazione Penitenziaria, in ambiti concordati di intervento, al fine di razionalizzare le risorse, evitare sovrapposizioni e inefficienze operative e migliorare la capacità degli A.V.P. di interagire con gli Agenti di Polizia Penitenziaria e con le figure professionali operanti all’interno del carcere;

i) promuovere e organizzare nelle scuole corsi e seminari di aggiornamento riguardanti l’assistenza carceraria e post carceraria;

j) stimolare nell’opinione pubblica, con iniziative editoriali, presenza nelle scuole e nelle parrocchie e organizzando specifici incontri, una maggiore sensibilità e attenzione verso la realtà della detenzione e i problemi che questa crea nelle famiglie dei detenuti e nella società;

k) promuovere e/o partecipare a commissioni miste di studio e di gestione, a congressi, seminari e incontri nei quali si trattino tematiche penitenziarie;

l) portare a conoscenza delle istituzioni interessate le attività dell’Associazione e i risultati ottenuti;

m) collaborare con Enti Pubblici, Associazioni ed Enti Privati che perseguano finalità e scopi condivisibili e/o omologhi a quelli dell’Associazione;

n) contribuire, secondo le competenze attribuite agli A.V.P., a realizzare il dettato legislativo della Costituzione italiana e dell’Ordinamento Penitenziario, per quanto è finalizzato alla promozione umana e al riconoscimento della dignità della persona.